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12 Lug 2011
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Le parole sostituiscono le pillole
Comincia a prendere piede una nuova forma di terapia del linguaggio : curare attraverso la parola. Gli studi dimostrano che le parole, i ritmi della lingua e i poemi agiscono in modo terapeutico su corpo, anima e spirito.
U. Senn di Dörflingen racconta di quando aveva perso la voce, divenuta improvvisamente così roca da non poter più parlare. Dopo che per un mese intero non riusciva che a bisbigliare, si rivolse all’otorino che le diagnosticò dei noduli alle corde vocali. Questo tipo di affezione richiede spesso l’intervento chirurgico, ma questa signora cercò aiuto nella terapia della parola. Lo scienziato e arteterapeuta della parola D. von Bonin dell’università di Berna afferma, che molti problemi di salute come la pressione alta, le malattie infettive, l’anemia, l’epilessia, le allergie e le emicranie si esprimono spesso anche nel linguaggio, in un parlare impreciso, bloccato, stressato, troppo sonoro e una cattiva respirazione. Viceversa la parola agisce direttamente su corpo e psiche di chi parla. Questo ramo della terapia lavora con diversi elementi: le vocali e le consonanti, il ritmo del verso, la costruzione dei brani e le immagini in essi contenute. Gli esercizi che la paziente eseguì consistevano soprattutto in frasi come degli scioglilingua, con la vocale “e”. Li ripeteva giornalmente almeno una cinquantina di volte. Nell’arco di otto settimane aveva recuperato la voce ed era sparita la raucedine. Non aveva avuto bisogno di farmaci. Da allora sono passati tre anni e quella signora non ha più avuto problemi vocali. Questo tipo di terapia con la parola è valida anche per i bambini, con cui si usano i giochi con le parole, le filastrocche, i versi e le poesie ritmate. Si adatta anche con i bambini disabili. È il caso di un ragazzo di 14 anni di Schaffausen, affetto dalla sindrome di Down. Da tre anni è curato con la terapia della parola. Durante la seduta impara ad ascoltare e ripetere esattamente parole e versi. Tutto questo in modo ludico, giocando con il suo corpo e con i ritmi e i suoni del linguaggio.L’impulso ad esplorare la forza curativa della parola fu dato da R. Steiner, fondatore dell’antroposofia. Scienziati, medici e terapeuti hanno proseguito nello sviluppo di una metodologia.La dott.ssa R. Bösch di Schaffhausen afferma come la terapia con la parola agisca sui disturbi legati alla respirazione, in quanto gran parte delle persone respira in modo errato. Infezioni delle alte vie respiratorie, dei bronchi, disturbi del sonno, asma e balbuzie sono molto sviluppate. La terapia della parola sostiene i processi di guarigione integrandosi alle cure mediche, ad esempio utilizzando i ritmi della poetica classica e in particolare, la recitazione di esametri. Sembra che il ritmo in essi contenuto influenzi la circolazione del sangue, favorendo rilassamento e armonizzazione del battito cardiaco (cfr. D. von Bonin, università di Berna).La terapia con la parola viene utilizzata per la depressione e le nevrosi e anche nei disturbi psichici più gravi come le psicosi.Nel 2002 lo scienziato inglese R. Philipp presso l’ospedale Royal-Infirmary di Bristol ha rilevato l’importanza della poesia nella cura contro la depressione. Philipp ha effettuato uno studio su 196 pazienti con problemi psichici facendo leggere loro delle poesie. I due terzi si sentivano rilassati e tranquilli quando leggevano poesie o ascoltavano conferenze sulla poesia. Alcuni hanno anche smesso l’uso degli antidepressivi. Philipp sostiene che la poesia aiuta le persone a mettere ordine nella loro vita interiore e a parlare dei loro problemi. Alcuni pazienti raccontano di come si siano sentiti più stabili e desti interiormente dopo aver svolto gli esercizi e aver recitato singole frasi o poesie con un determinato ritmo. La sicurezza nella propria lingua permette una migliore affermazione di sé anche nella quotidianità.
www.gesundheitstipp.ch
 
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postato da  Claudio Maffei alle  11:57 | commenti presenti [0]


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