1 Feb 2007
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una storia vera | |
Un giorno, quando Milton Erickson era un ragazzo, un cavallo sconfinò nella proprietà della sua famiglia. Il cavallo non aveva alcun segno di identificazione e nessuno sembrava sapere a chi appartenesse. Nonostante questo, il giovane Erickson decise di provare comunque a restituirlo ai suoi legittimi proprietari. Salì in groppa al cavallo e si diresse sulla strada. Lasciò decidere all’animale in che direzione andare. Di tanto in tanto il cavallo si allontanava dalla strada o si fermava a brucare l’erba in un prato. Solo in queste occasioni Milton Erickson interveniva riportandolo delicatamente sulla strada. Alla fine il cavallo arrivò sull’aia di una proprietà distante parecchie miglia e si fermò. Il proprietario uscì, riconobbe il cavallo, ringraziò Erickson per averglielo riportato e gli disse:”Come hai fatto a sapere che era nostro e che viveva qui?”. Erickson gli rispose: “Io non lo sapevo, ma lui si. Mi è bastato metterlo sulla strada”. |
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Generale | |
postato da claudio alle 17:36 | commenti presenti [1] |
COMMENTO BLOG |
postato da Alberto L. Beretta | 15 Mar 2007 alle 21:55 |
A me è capitata la stessa cosa, quando avevo tredici anni, in Sardegna. Avevo spinto un po' troppo il cavallo, sbagliando, e lui si era un po' incazzato, e aveva ragione. Non l'avevo fatto con cattiveria, per 'dominarlo', solo per imperizia. Non ero caduto, ma lui aveva preso a correre come il vento, il che m'impauriva ed eccitava sempre più. Io stranamente sentivo che il suo istinto, come mi aveva messo - guustamente - nei guai, mi avrebbe - nobilmente, magicamente - "salvato". E così fu. Prese a rallentare, poi si fermò. E fece marcia indietro, portandomi tranquillamente a casa. Mi aveva dato una giusta, molteplice lezione. Con le persone che amiamo e stimiamo, che valgono davvero, succede, deve succedere così. E, per qualcuno, se vale, se ci stima e ama, saremo il cavallo, la quiete dopo la tempesta in forma cavallina, che ti riporta a casa. |
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