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5 Lug 2010
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Lo stress
Il malessere contro cui l'individuo e la società debbono combattere

"La vita sul nostro pianeta e il suo sviluppo sono profondamente legati al quantum di eccitazioni sensoriali e motorie necessarie per vivere: è l'eccesso di queste eccitazioni che causa sofferenza, sconforto e malattia, ma non bisogna dimenticare che lo stress è anche vita".
Fenomeno quanto mai universale, lo stress costituisce il malessere contro cui l'individuo e la società debbono combattere. Lo stress colpisce sul luogo di lavoro, nel traffico cittadino, al rientro delle vacanze, persino quando si va a fare shopping! Ma cos'è lo stress?
Il termine stress, utilizzato già nell'Inghilterra del 1700, viene introdotto in Medicina e in Psicologia da W.B.Cannon; H. Selye ne ha dato una definizione univoca asserendo che "lo stress è la risposta non specifica dell'organismo ad ogni richiesta effettuata ad esso" (H. Seyle, 1976). Significativi per la definizione di stress sono gli studi condotti dallo stesso Selye sugli animali da laboratorio: iniettando degli agenti nocivi nei loro organismi, l'autore ne studiò gli effetti biochimici e morfologici.
I cambiamenti osservati, indicati con il termine General Adaptation Syndrome (Sindrome Generale di Adattamento), consistono in processi fisiologici che interessano la via nervosa ed endocrina. Gli agenti stressanti, detti anche stressor, indicano invece i fattori esterni o interni che inducono l'organismo all'adattamento. Questi fattori possono essere di natura biologica e fisica (alimentazione, inquinamento, rumore, temperatura), psicologica e sociale (separazioni coniugali, lutti, cambiamenti delle condizioni di vita lavorativa).
Attualmente sono soprattutto i fattori psico-sociali ad avere un forte incidenza nello sviluppo di situazioni di stress. La vita frenetica che l'individuo conduce, soprattutto in funzione dei ritmi di lavoro, spesso si accompagna all'aumento di disturbi psicosomatici e all'utilizzo sempre frequente di tranquillanti. I sintomi dello stress coinvolgono sia la dimensione fisica che quella psichica. Angoscia, insonnia, fatica, mal di testa, crisi di pianto, apatia, senso di frustrazione: ogni individuo percepisce in modo più o meno consapevole gli effetti provocati dallo stress.
Una situazione stressante viene dunque vissuta da in modo diverso dalle persone, a seconda di come sia percepita, pensata, analizzata. Frequente è l'attribuzione dello stato di malessere dell'individuo allo stress, soprattutto quando non si è in grado di identificarne le cause. E molteplici sono le strategie possibili per fronteggiare lo stress. La scelta dei metodi è comunque strettamente correlata alle capacità di reazione e di analisi dell'individuo.
In ogni caso, per affrontare lo stress in modo efficace, è indispensabile imparare a riconoscerlo e, soprattutto, individuare il problema che genera lo stress: ritmi pressanti sul lavoro ovvero disagi di relazione o altro. Del pari determinante è parlare del proprio disagio, chiudersi in se stessi non fa che cronicizzare lo stress.
Particolarmente utile è parlarne con il proprio medico di base che potrà valutare il livello di stress e indirizzare verso le strategie di risoluzione più adeguate. La gamma delle tecniche atte a fronteggiare lo stress è ampia, e comprende esercizi di rilassamento del corpo (es. lo yoga), metodi di rilassamento mentale (es. la meditazione), percorsi psicoterapici finalizzati a favorire la presa di coscienza fisica e psichica del corpo.
Non sempre i comportamenti adottati dall'individuo per contrastare lo stress sono efficaci: si pensi a coloro che, per rilassarsi, ricorrono a sigarette o ad alcool, senza rendersi conto che questi comportamenti potranno, a lungo andare, creare problemi di altra natura. Insomma, molto si può fare per gestire lo stress, anche se il sistema di contrasto più proficuo rimane pur sempre la prevenzione. Ma non è forse vero che lo stress è anche vita?
Isabella Corradini
Fonte: http://canali.libero.it
 
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postato da  Claudio Maffei alle  08:30 | commenti presenti [0]


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