Proprio ieri pensavo a quale popoteva essere la "reazione" più appropriata a queste genere di penose situazioni.

C'è chi ne parla mostradosi contrito, chi lo utilizza per dimostrare ai propri sponsor che il loro soldi sono investiti bene (telegiornale nazionale), chi rinvia una trasmissione, per poi esordire con una "falsa" commozione che, citando le loro parole "comunque la vita continua, e noi, pur mettedo in onda il nostro spettacolo, saremo molte meno spensierati del solito".

Io ho deciso di non scrivere nulla sul mio blog, anche perchè, come te:
"Provo solo dolore per le vittime, gli sfollati e tutti coloro che sono stati colpiti negli affetti.
Provo anche un grande fastidio per il fatto che si stia già facendo polemica sui media.
Prima salviamo chi c'è da salvare, poi ragioniamo sui come e sui perchè....".