28 Mag 2008
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Forse non tutti sanno che... | |
La salute è una cosa troppo importante
per affidarla soltanto ai medici! Voltaire Non sono un guaritore, insegno alla gente a guarirsi da sola. Emile Coué Il farmacista francese Emile Coué (1857-1926) è noto in tutto il mondo come il padre, o l’ispiratore, di movimenti quali il pensiero positivo, la visualizzazione, il training autogeno di Schultz, la sofrologia, l’analisi transazionale (AT) e la programmazione neurolinguistica (PNL). Il metodo “originale” di Coué, volendolo semplificare al massimo, si basa su 5 grandi idee: • l’essere è doppio: conscio e inconscio; • noi non possiamo esercitare il nostro libero arbitrio se non impariamo a dirigere il nostro inconscio, invece di essere diretti da lui; • l’inconscio è più forte del conscio, ma noi possiamo imparare a controllarlo; • per avere il dominio di noi stessi dobbiamo “immaginare” che possiamo fare quello che vogliamo fare; • l’immaginazione (e non la volontà) è la prima facoltà dell’uomo. L’immaginazione può far ammalare il corpo, ma lo può anche guarire. «L’autosuggestione è uno strumento che noi possediamo dalla nascita e questo strumento, o meglio questa forza, è dotata di una potenza inaudita, incalcolabile che, secondo le circostanze, produce i migliori o i peggiori effetti». «Esistono in ciascuno di noi due individui assolutamente distinti l’uno dall’altro. Entrambi sono intelligenti; ma, mentre l’uno è cosciente, l’altro è incosciente, e per questa sua peculiare natura, l’esistenza del “secondo individuo” passa generalmente inavvertita». «Se paragoniamo l’essere cosciente all’essere incosciente, constatiamo che mentre il cosciente è dotato spesso di una labile memoria, l’incosciente al contrario è provvisto di una memoria straordinaria, impeccabile, che registra a nostra insaputa i minimi avvenimenti, i minimi fatti della nostra esistenza. Ed inoltre esso è credulo e accetta, senza ragionare, tutto quello che gli si dice». «Ed ecco che noi, così fieri della nostra volontà, che crediamo di compiere liberamente ogni nostra azione, non siamo in realtà se non delle marionette, di cui la nostra immaginazione tiene tutti i fili: noi non smettiamo d’essere delle marionette se non quando abbiamo imparato a guidare quest’ultima». «Se persuadete voi stessi che potete fare una cosa qualsiasi, purché sia possibile, voi la farete per quanto difficile essa sia. Se, al contrario, vi immaginate di non poter fare la cosa più semplice del mondo, vi sarà impossibile farla, e le colline diventeranno per voi montagne inaccessibili». «Quando la volontà e l’immaginazione sono in conflitto, vince sempre l’immaginazione senza nessuna eccezione». «Ogni pensiero che occupi esclusivamente la nostra mente diventa vero per noi ed ha la tendenza a trasformarsi in atto. |
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postato da Claudio Maffei alle 11:28 | commenti presenti [0] |
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