25 Nov 2008
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Sono contro la violenza sulle donne | |
SONO CONTRO "un inarrestabile flagello mondiale", così l'ONU definisce LA VIOLENZA SULLE DONNE. I numeri aggiornati del flagello sono, come si dice, assordanti: quasi due miliardi di donne nel mondo e circa sette milioni in Italia hanno subito violenza almeno una volta nella vita, ed è fin troppo facile supporre che queste stime siano approssimate per difetto. Il flagello colpisce senza distinzione di continente o latitudine, e si tratta di violenze fisiche, sessuali, psicologiche, omicidi familiari, mutilazioni genitali, tratta, schiavitù, fino alla guerra, al dramma infinito delle donne che vivono nei paesi in guerra.
Donne di ogni età. Le neonate soppresse in certe zone rurali della Cina. Le bambine vendute spose o schiave in India, quelle a cui vengono mutilati i genitali, quelle che si prostituiscono in Brasile, a Cuba, in estremo Oriente, le ragazze che a Ciudad Juarez, in Messico, sono state violentate e uccise a centinaia e poi seppellite nel deserto. Se non fosse stato per il coraggio di una sopravvissuta per miracolo (come non ricordare qui la 'nostra' Donatella Colasanti, e il massacro del Circeo?) nessuno ne avrebbe mai saputo niente. Quelle ragazze venivano da zone povere dell'interno a cercare lavoro in una fabbrica vicina alla frontiera nord, quella con gli Stati Uniti, ma le aspettava la fabbrica dello stupro e della morte. Erano almeno quattrocento. Ma questi sono solo alcuni esempi. Il flagello, dice l'ONU, è "inarrestabile". In ben 192 stati membri, la maggioranza cioè delle Nazioni Unite, non esistono leggi e strumenti adeguati a punire i colpevoli e a proteggere le vittime. In Italia, dice l'Istat, circa sette milioni di donne tra i 15 e i 49 anni - per la precisione 6.743.000 - hanno subito violenza almeno una volta. E purtroppo, dicono ancora i dati ufficiali, la maggioranza di queste violenze si compie dentro casa. Violentatori, molestatori, quando non i veri e propri aguzzini, sono in maggioranza gli uomini di casa - padri, mariti, fratelli - o comunque quelli della cerchia più ristretta tra le relazioni della vittima, conoscenti, vicini di casa, fidanzati, amici, amanti, ex. Alle donne 'campionate' dall'Istat - come giustamente rilevava Nina in un post che non riesco a rintracciare - bisogna però aggiungere le bambine che hanno meno di 15 e le donne che hanno più di 49 anni: paradossi della statistica, loro non le 'contiamo'? E attenti a quello che facciamo vedere ai nostri bambini. Guarda il video cliccando qui |
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postato da Claudio Maffei alle 18:43 | commenti presenti [2] |
COMMENTO BLOG |
postato da pc1951 | 30 Nov 2008 alle 19:31 |
caro Claudio, complimenti per i tuoi libri e per il tuo blog. Ti segnalo che il link al video di queto post non funziona ancora buon lavoro pc |
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postato da Claudio Maffei | 1 Dic 2008 alle 10:21 |
Grazie cara/o pc1951. Ho provato adesso il link, a me funziona. Prova a cliccare "qui" e ti appare un video. Ciao e ancora grazie. Claudio |
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