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7 Giu 2016
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5 modi per realizzare i propri obiettivi
Immaginate di alzarvi ogni mattina ed essere consapevoli dell’identità della vostra essenza, di ciò che vi da sostanza e vi rende solidi, ma anche fluidi a tal punto da essere flessibili e potervi adattare ai cambiamenti. Guardare ogni mattina questo riflesso interiore e riconoscerne il tratteggio vi consente di affrontare il mondo con maggiore consapevolezza e pieni di risorse.

Trovare un nuovo lavoro, migliorare le proprie prestazioni, realizzare un sogno o avere una promozione sono risultati che molte persone cercano ancor prima di prendere consapevolezza del proprio scopo. Ma, citando Zig Zaglar, “Ciò che ottieni nel realizzare i tuoi obiettivi non è importante come ciò che diventerai dopo averli realizzati”; parafrasando l’autore motivazionale, possiamo affermare che ciò che ottenete nel realizzare il vostro scopo non è importante come ciò che potreste essere mentre lo state inseguendo. Senza una nuova consapevolezza di sé, gli obiettivi che vi ponete rischiano di rimanere un vuoto da colmare; una volta raggiunto un obiettivo ecco di nuovo il vuoto e così via.

Più che una serie di obiettivi è più efficace intraprendere una nuova direzione; stabilire semplicemente un obiettivo, seppur importante, non sempre basta a dare un’impronta diversa alla propria vita, ad evitare di ritrovarsi in situazioni analoghe. Individuare una direzione e un nuovo progetto di vita, invece, innesca un cambiamento duraturo. Se l’obiettivo non è collegato in modo significativo con uno scopo, un fine ultimo, manca della forza propulsiva del cambiamento; l’idea di una direzione da intraprendere, invece, consente di ampliare le prospettive.

Quando formulate uno scopo, puntate il focus su ciò che dovrete far accadere di diverso per dirigervi proprio lì, verso lo stato desiderato. Il vissuto, l’emozione, le vibrazioni ottenute dal visualizzare il vostro obiettivo, rappresentano quel valore aggiunto che va perseguito come una mission personale; in altre parole, il modo di percorrere il sentiero è davvero importante nel percorso di sviluppo personale e professionale. La sfida creativa, la possibilità di continuare a imparare, l’orgoglio di portare a termine le cose, il network di relazioni significative, le l’opportunità di aiutare gli altri o di insegnare loro qualcosa, ad esempio, sono alcune tra le fonti più significative per mantenere alte le motivazioni verso uno scopo. A tale proposito Daniel Goleman, uno dei più noti studiosi dell’Intelligenza Emotiva, scrive: “Le emozioni sono, letteralmente, ciò che ci spinge a perseguire i nostri obiettivi; esse alimentano le motivazioni, le quali a loro volta guidano la percezione e danno forma alle azioni. Opere grandi, dunque, prendono le mosse da grandi emozioni”.

Nel momento in cui si traccia la direzione e si pianificano i relativi obiettivi, è necessario attivare alcune risorse interne che, in qualche modo, “condiscono” ciò che si desidera ottenere. Riprendendo alcuni studi sull’Intelligenza Emotiva, vi sono alcuni elementi che fanno la differenza per mantenere la direzione verso il proprio scopo. Ogni scopo ha bisogno di un socio per far fronte ai vari impegni e uno dei migliori è il metodo S.O.C.I.O:

S: spinta alla realizzazione;

O: ottimismo e iniziativa per continuare a essere costanti;

C: condivisione degli obiettivi e della visione con le altre persone;

I: ingredienti di successo riguardanti gli scopi più elevati e il senso di realizzazione intrinseca agli obiettivi;

O: organizzazione degli atteggiamenti e delle azioni più efficaci e strategiche.

S: spinta alla realizzazione

Scoprire in anticipo le fonti di gratificazione di uno scopo è un passo sostanziale per fornire alle azioni successive il giusto propellente. La spinta alla realizzazione può essere considerata come un impulso costante a migliorare non solo gli aspetti tecnico-professionali, ma la qualità della vita, gli aspetti più profondi e interni che riguardano il rapporto con se stessi e ciò che riguarda le relazioni con gli altri. Alcuni accorgimenti aiutano ad alimentare la spinta verso la realizzazione di sé:

- riuscire a stabilire obiettivi stimolanti, assumendosi al contempo rischi calcolati;

- procurarsi informazioni per ridurre l’incertezza e trovare il modo migliore di fare le cose;

- imparare a migliorare le proprie prestazioni.

O: ottimismo e iniziativa

L’iniziativa e l’ottimismo sono stati studiati a lungo e, senza dubbio, costituiscono fattori decisivi per coloro che riescono a spianare la strada verso la realizzazione dei propri scopi. Anche gli ottimisti si scoraggiano, ma riescono a rendersene conto prontamente, cercano l’appoggio nelle altre persone e trovano modi per riattivare le proprie energie; incontrano ostacoli e difficoltà come tutti gli altri ma, invece di rinunciare ai propri obiettivi, cambiano rotta ogni volta che è necessario, pur di avvicinarsi alla meta. Per accompagnare il proprio scopo con ottimismo e spirito di iniziativa è opportuno:

- cogliere anticipatamente le opportunità che l’obiettivo può riservare;

- decidere di perseguire comunque l’obiettivo, anche in presenza di ostacoli, limiti, richieste esterne o insuccessi;

- coinvolgere e mobilitare le altre persone necessarie al conseguimento dell’obiettivo.

C: condivisione degli obiettivi e della visione

L’impegno e la capacità di condividere ideali e obiettivi con altre persone o con un gruppo di lavoro, costituiscono aspetti motivazionali importanti che possono essere alimentati da specifiche azioni:

- individuare gli aspetti di più ampia portata dell’obiettivo che riguardano l’ambiente intorno a sé, il gruppo, l’organizzazione e impegnarsi per portarli avanti;

- trovare uno scopo più elevato nella missione collettiva;

- condividere i valori-cardine con altri.

I: ingredienti di successo

Sviluppare la consapevolezza emotiva, in relazione alla direzione che si intende perseguire, trasforma sensazioni e sentimenti in una sorta di radar interiore che guida dritti verso la meta, riconoscendo in anticipo gli effetti delle decisioni. Uno dei fattori chiave, in tal senso, è prestare attenzione alle emozioni che suscita il proprio scopo, poiché ciò che si prova è una guida per esplorare, interpretare e valutare i diversi aspetti della direzione intrapresa. I valori personali, che riuscite a scorgere nel vostro progetto, si traducono in una risonanza emotiva positiva o negativa; pertanto la consapevolezza di sé ha la funzione di un barometro interiore, che valuta con precisione se vale la pena davvero spingersi in una direzione piuttosto che in un’altra. Uno dei principi più importanti per lavorare sugli obiettivi in modo emotivamente intelligente è saper scegliere, formulare, progettare le proprie mete in modo tale che siano in armonia con la guida interiore. Quando decidete di vivere le vostre esperienze portando alla luce le vostre attitudini ricordate di:

- conservare intatto o aumentare il senso di significato della vostra vita;

- ricercare il sentimento di realizzazione;

- fornire un contributo a qualcuno o a qualcosa;

- fare qualcosa di energizzante;

- soddisfare il senso di sfida;

- appagare la creatività, il talento.

O: organizzazione

Chi lavora con se stesso alla ricerca del proprio scopo per cambiare vita, trovare nuovi significati e realizzare qualcosa di diverso, ha bisogno di far leva sui punti di forza e non sui punti deboli, pertanto la pianificazione delle azioni deve essere flessibile, ossia consentire a ciascuno di predisporsi al futuro in modo diverso. Un metodo di “pianificazione” rigido può rivelarsi controproducente. I migliori piani d’azione sono fattibili e articolati in fasi gestibili: se un piano non si adatta alla vita, allo stile personale, alle attitudini, ai valori dell’individuo, viene abbandonato con facilità nell’arco di poche settimane o pochi mesi. I piani che non si addicono allo stile di apprendimento personale, inoltre, sono demotivanti e ben presto non susciteranno più interesse.
Massimo Del Monte-Manageritalia

 
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postato da  Claudio Maffei alle  22:20 | commenti presenti [0]


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